martedì 9 novembre 2010

Vieni via con me


Io resto!
Ritratto dell'Italia. . .

E' la prima puntata di "Vieni via con me" OVVIAMENTE su Rai3, con Fabio Fazio e lo scrittore, Roberto Saviano. Quest'ultimo, apre la puntata con una metafora riflessiva: "La macchina del fango". Spiega il meccanismo della diffamazione, cita il caso Boffo, Caldoro e la casa di Montecarlo e mette in guardia dicendo: "Un conto è la privacy, un altro è scegliere le proprie amiche da cadidare, un'altra finire nelle mani di estorsori: questo smette di essere privacy e diventa condizionamento della cosa pubblica". Un tuffo nella storia, ricordando Giovanni Falcone, l'intervento a dir poco meraviglioso del grande Roberto Benigni che come suo solito travolge, trascina e infine emoziona esponendo il caso Ruby fino a cantare la canzone "Vieni via con me" che dà il titolo al programma. E ancora l'ironia coraggiosa con cui Nichi Vendola sciorina ventisette modi per dire omosessuale, ma pure le drammatiche forme di "espiazione" loro riservate. Tutto vero, tutto meravigliosamente perfetto. E' l'Italia che volevo, l'Italia che mi mancava. Ieri ho visto e sentito finalmente quella voglia di ribellione, quell'aspetto rioluzionario italiano a cui non credevo più.

G.C.

« Dicono che noi rivoluzionari siamo romantici. Sì, è vero, ma lo siamo in modo diverso, siamo di quelli disposti a dare la vita per quello in cui crediamo. » (Ernesto Che Guevara)

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