giovedì 7 ottobre 2010

Un mare di guai e una montagna di immondizia


Inutile dire che, al giorno d'oggi, le città italiane hanno ancora problemi per lo smaltimento dei rifiuti.
Alcune regioni vengono ripulite solo nelle città, lasciando nelle province tonnellate di rifiuti che si
accalcano ai margini dei marciapiedi, altre invece come la Campania
durante l'emergenza riufiuti, venne lasciata allo sbaraglio per mesi, per poi risolvere il problema
aprendo cinque discariche abusive non volute dai civili, in un paesino in provincia di Napoli, Chiaiano.
" La camorra ha acquisito il monopolio del traffico dei rifiuti tossici", dice Roberto Saviano al Festival
di Cannes, ed effettivamente è così. E' da trent'anni che le imprese del Centro Italia e del Nord trasportano, grazie a intermediari malavitosi,
le scorie delle loro industrie nelle campagne del Sud, intossicando il territorio e portando la soglia dei possibili tumori all'apice.
Di fatti, la malavita organizzata, considera i rifiuti come un vero e proprio business, forse una delle loro "imprese" più redditizie
e in Campania non vi è impssibile installare termovalorizzatori e inceneritori che non siano già nelle mani
della camorra. Lo stesso vale per quanto riguarda la raccolta differenziata, a Napoli i contenitori differenziati di plastica, vetro e carta
si possono contare sulle dita di una mano e inoltre nessuno ci assicura che i camion destinati al trasporto
differenziato, portino effettivamente il carico negli impianti di riciclaggio. Nelle città italiane vengono prodotti
circa 30 tonnellate di spazzatura, carta, vetro, legname, plastica, e i metalli dovrebbero essere destinati al riciclaggio, il resto dei rifiuti invece dovrebbe essere
riposto in discariche idonee e autorizzate, ma la maggior parte viene smaltita illegalmente.
La cosa più inaccettabile è che molto spesso lo Stato sa, ma non agisce e ciò ci porta a riflettere su un
quesito che viene alla mente da solo: "Ma lo stato, è dalla nostra parte? Oppure possiamo considerarli malavitosi ?", la risposta è dubbia anche se, grazie a dovute intercettazioni
telefoniche, si è scoperto che alcuni politici erano propriamente in affari con camorra e quant'altro, ma purtroppo, non possiamo fare di tutta l'erba un facio, di conseguenza dobbiamo solo lottare,
lottare affinchè questi idividui disonesti vengano arrestati e affinchè termini questa situazione di omertà che oramai dilaga da decenni al Sud.
G.C.


« Dicono che noi rivoluzionari siamo romantici. Sì, è vero, ma lo siamo in modo diverso, siamo di quelli disposti a dare la vita per quello in cui crediamo. » (Ernesto Che Guevara)

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